La voglia di pescare è ancora molta e, nonostante le brutte previsioni meteo, decido di fare una 48 ore di pesca in solitaria: sta arrivando una perturbazione dal nord che, con venti forti e neve, farà precipitare le temperature... ma nulla mi spaventa.
Arrivo venerdi tardo pomeriggio sullo spot e, mentre calavo la terza canna, inizia a piovere..... non smetterà per tutta la notte....
Purtroppo, a parte il continuo attacco di pesce di disturbo, non riesco a catturare nessuna carpa.
Sabato mattina decido di approfittare di un momentaneo calare del vento e ricalo le canne rinfrescando la pastura: nel pomeriggio è prevista neve e la consapevolezza di avere gli inganni a posto mi rende tranquillo ed aggressivo.
Come previsto inizia a nevischiare con vento di tramontana che abbassa sensibilmente le temperature.
Tutto fermo fino alle 6 del mattino quando una partenza velocissima mi fa sobbalzare dal lettino: esco, mi precipito sulla canna ed inizio il combattimento.
Per fortuna riesco a guadinarla senza dover uscire in barca che con quelle onde poteva essere pericoloso....
La soddifazione è enorme come lo sono le difficoltà di fare le foto con l'autoscatto e con le mani completamente gelate: il vento freddo non ha pietà ed infierisce sul mio corpo continuamente...
Carico di adrenalina ricalo l'inganno per invogliare qualche altra carpa a cibarsi nel restante tempo della pescata ma non sarà così.
Questa cattura è ricca di significati, più o meno evidenti, che rafforza la mia voglia e convinzione di catturare questi fantastici ciprinidi: il periodo è molto duro e serve tanta convinzione e tenacia per affrontare una battuta di pesca, oltre ad un buon vestiario tecnico che permette di sopravvivere.
.... alla prossima avventura......


una carpa in solitaria ed in condizioni estreme vale molto.....
RispondiEliminaCongratulations for the carps.
RispondiEliminaGood photo.
Greetings
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