Nonostante nel periodo estivo questo lago è più adatto ad attività vacanziere e di relax, alla vista dei tanti pesci presenti nella zona
della spiaggia, non riesco a sottrarmi alla tentazione di insidiarli con canna e mulinello. Così, con la scusa di trasmettere al mio piccolo
l'arte della pesca, lego (letteralmente) tra loro due canne da pesca, le metto a tracolla e con Mattia sul seggiolino ci dirigiamo sulle sponde
del lago in bici.
E' tardo pomeriggio e 2 etti di bigattini ci bastano per l'ora di pesca che dobbiamo impegnare. Mattia pesca con una vecchia canna da spinning ed un piccolo
piombo con cui esercitarsi nei lanci, io con una bolognese da 5m, galleggiantino da 0.5g finale 0.08 e amo del 18.
Catturiamo subito un paio di persici e qualche cavedano ma poi, dopo un paio di ferrate a vuoto, aggancio qualcosa che, inevitabilmente, dopo una fuga di 30m, strappa.
Rimonto il finale e dopo soli 5 min. la cosa si ripete....poi ancora.....torniamo a casa.
Il giorno dopo, con la solita scusa, torniamo sul posto ma con un finale 0.14. Catturiamo i soliti persici e cavedani richiamati dai primi bigattini pasturati, ma poi la minutaglia deve lasciare
il posto alle carpe che accorrono numerose. 15min. di pesca ed entrano in pastura. La prima la slamiamo ma poi ne catturiamo una che richiede 15 minuti di combattimento prima di
lasciarsi afferrare (...in mancanza di guadino....).
Nel resto della vacanza abbiamo ancora occasione di tornare sul posto e tutte le volte le carpotte di Fiastra sono entrate in pastura puntuali.
Una bella sorpresa visto il tempo limitato e l'approccio semplice che richiede; una spolverata alle vecchie canne bolognesi inutilizzate da anni e la riscoperta della tecnica di pesca che
28 anni fa scatenò la passione che tuttora persiste.
venerdì 20 settembre 2013
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1 commento:
Siete veramente uno spettacolo.....
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