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Questo è il nostro Diario di Pesca.
Qui vengono postate, divise per categorie, tutte le nostre uscite. Sono presenti anche sezioni per notizie, tecnica, regolamenti e sessioni di pesca precedenti la nascita del blog (2006).
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lunedì 17 novembre 2014

Ferrara; è partita l’operazione “pulizia totale” e non rimarrà più niente

Sembra incredibile che in questi anni dove si volge lo sguardo alla natura ed alla sua salvaguardia, proprio nella Regione Emilia Romagna succeda quanto riportato dal seguente articolo, tratto dal sito Carponline...

E’ partita l’operazione “pulizia totale”
E’ partita l’operazione che tutti noi speravamo di vedere rimandata perché assurda...di che operazione? ...di quella che sta dando un colpo grave, forse mortale alla pesca sportiva ed alle sue centinaia di migliaia di praticanti per soddisfare delle assolutamente risibili esigenze di cosa...ancora non si sa.
Siamo in possesso delle delibere, possiamo pubblicare l’elenco delle acque sottoposte a questo scempio ma aspettiamo a pubblicare tutto per capire perché ci sono tanto dubbi.
Meglio; viene il dubbio che la fretta con cui si opera, caso unico in Italia, al fine di soddisfare un assurdo requisito imposto dall’Unione Europea, serva solo a far guadagnare qualche sovvenzione.
Come diceva Andreotti, a pensare male non si sbaglia quasi mai.
Non ci vengano a raccontare che la mancata soddisfazione delle imposizioni europee porterebbe a denunce, multe o simili corbellerie perché queste sono storielle da cabaret.Vi sono decine di casi di deroghe legate alla pesca professionale che pare incredibile questa solerzia...
Provate a dire ad un francese che se non rispetta la normativa europea lo sculacciano e vedete che pernacchia sentirete partire...Da noi si mettono sull'attenti......Strano e unico caso.
Lo diciamo perché abbiamo sentito anche questa scusa a giustificare questa fretta alla faccia di tutte le altre Provincie e regioni che invece hanno cose più serie a cui pensare che non mettere reti per uccidere pesci.
A proposito, ma le associazioni animaliste e ambientaliste dove sono scappate in questi frangenti??
Mistero.
Sta di fatto che seguendo le indicazioni dell’Università di Ferrara un team di poco meno di venti pescatori "professionisti" sono autorizzati , nel nome della pulizia del siluro a  tirare reti arrivando anche allo strascico al fine di perfezionare la pulizia.
Questo avviene da qualche giorno e si protrarrà fino a marzo ovvero nel periodo in cui si concentrano due situazioni; acque basse e quasi totale assenza di occhi indiscreti.
Tutto è organizzato in modo ottimale ed appare limpido ma, sia permesso alzare qualche dubbio sul fatto che il solo siluro sia l’oggetto del desiderio visto che troviamo difficile assai che carpe e altro non siano poi messe su un camion e spedite chissà dove.
Anzi, tutti gli allctoni finiranno nelle reti e quindi, verranno vend....eliminati..
Quindi entro marzo non vi sarà assolutamente PIU’ NULLA di vivo.
Le reti verranno posate anche nelle aree storicamente chiuse e dedicate alla riproduzione cagionando un danno che va oltre la cattura di siluri; porta dritti alla fine della pesca in tante aree per soddisfare bramosie inconcepibili.
E’ inconcepibile questa voglia di soddisfare una imposizione europea senza che venga posto un contraddittorio nel quale siano poste sul piatto della bilancia le necessità di tutela ambientale e le centinaia di migliaia di appassionati e l’indotto che essi determinano.
E’ inconcepibile che una sparuta minoranza probabilmente mal consigliata oppure, con una visione ristretta ed anti moderna possa determinare una ferita così forte e grave ad una delle attività ricreative di maggior seguito in Italia.
I protagonisti di tutto questo sono noti, i loro nomi sono da tempo, oggetto di polemiche e critiche che talvolta hanno sconfinato.
Il grave non è che qualche individuo per fini non chiari, decida e legiferi ; il punto è come questa gente sia stata messa nelle condizione di farlo.
Ora aspettiamo tutti con ansia che a Ferrara, nel Carp & Specialist show ci vengano spiegate le ragioni di un’altra bizzarria; l’alloctonia della carpa.
Ma ne riparleremo e anche parecchio.

Lasciateci però concludere con una riflessione; tutto questo accade proprio nella Provincia in cui si svolge una manifestazione che attrae circa 10 mila appassionati e che conta decine di migliaia di pesca sportivi....ma forse questo a chi firma questi decreti ed alla stessa Università di Ferrara non è stato detto chiaramente

3 commenti:

Lorenzo - The Big Pike ha detto...

Facciamo sentire la nostra voce mandano un'email di protesta ai vari esponenti delle istituzioni(basta fare copia/incolla):

INIRIZZI:

presidente.tagliani@provincia.fe.it, s.merli@comune.fe.it, urp@provincia.fe.it, prefettura.ferrara@interno.it, lettere.fe@lanuovaferrara.it, cronaca.ferrara@ilcarlino.net, redazione@telestense.it, stefano.lovo@provincia.fe.it, agricolturaer@regione.emilia-romagna.it, rspiga@regione.emilia-romagna.it, dbarchi@regione.emilia-romagna.it, gcollina@regione.emilia-romagna.it, francesco.nonnismarzano@unipr.it, ufficiostampa@pder.it, urp@emiliaromagna5stelle.it, ufficiostampa@animalisti.it, gabibbo@mediaset.it

OGGETTO DELLA MAIL:

STOP ALLO STERMINIO DEI PESCI IN EMILIA ROMAGNA

TESTO DELLA MAIL:

STOP ALLO STERMINIO DELLA FAUNA ITTICA

Lorenzo - The Big Pike ha detto...

Dopo solo un giorno la Provincia di Ferrara ha risposto:
La Provincia non sta attuando alcuno sterminio di pesce nei corsi d’acqua
In alcuni siti web si sta diffondendo un tam tam basato su notizie e immagini che non corrispondono alla realtà. La Provi ncia non ha dato il via ad alcuno “sterminio” di carpe o altre specie.
La verità è che da pochi gior ni è iniziato un programma sper imentale di recupero della biodiversità, concordato e approvato dalla commissione ittica locale, nella quale siedono le maggiori associazioni piscatorie sportive, di pesca professionale e di protezione ambientale,
nonché il Parco Delta del Po ed espe rti dell’Università di Ferrara.
Lo scopo è limitare la presenza della specie del silu ro d’Europa (silurus glanis) in alcuni tratti dei corsi d’acqua, vale a dire in circa 200 sugli oltre 4.000 chilometri del territorio ferrarese,in particolare nelle aree protette (Rete Natura 2000) e di ripo polamento. Il compito è affidato
a 17 pescatori di professione ferraresi, con l’u tilizzo dei soli strumenti consentiti dalla legge (reti a tramaglio o nasse).
Nel dettaglio, i pescatori devono comunicare ogni giorno il luogo in cu i operano e sono sotto provinciale che, nel caso di comportamenti non corretti, può procedere a sanzioni e ritiro della licenza. La procedura impone, inolre, la liberazione immediata delle altre specie ittiche che dovesse o rimanere imprigionate nelle reti, oltre all’annotazione quotidiana del pescato in una scheda, con relativa trasmissione dati settimanale.
L’intera operazione non comporta one ri per la Provincia ed è stata data possibilità ai pescatori di mestiere di commercializzare il prodotto.
Le indicazioni di contenere la proliferazione di specie alloctone, cioè non originarie del territorio, invasive specie in zone sottoposte a protezione, tr ovano sostegno in provvedimenti normativi che vanno dall’Ue fi no al livello regionale.
Solo nell’ultimo decennio le Province di Tern i, Venezia, Rovigo, Arezzo, Firenze, Varese, Lecco, Mantova, hanno adottato analoghe decisi oni e tutti i dati più recenti – dalle carte ittiche regionali e provinciali, ai monitoraggi – confermano che il pe
sce siluro presenta caratteristiche tali da alterare in modo irreversibile l’equilibrio ittico esistente.
Le stesse analisi compiute in sede scient ifica nel frattempo, confermano che a rischio non sono solamente le specie ittiche presenti, ma anche uccelli acquatici, anfibi e piccoli
mammiferi.
La sua voracità, infine, è tale da rendere vano ogni tentativo della Provincia di ripopolamento dei corsi d’acqua, nell’esercizio della propria fu nzione istituzionale di tutela ambientale della biodiversità. Senza contare i danni causati al settore della pesca, sia amatoriale che
sportiva, per gli effetti negativi prodotti sulle altre specie.
Ufficio Stampa
Provincia di Ferrara
Ferrara, 17 novembre 2014

Lorenzo - The Big Pike ha detto...

Bla bla bla.....
solo chiacciere e distintivo....
Il problema è che non eseguono assolutamente controlli e quelli porteranno via tutto quello che entrerà nelle reti: e cattureranno tutto perchè, soprattutto nei canali, è facile stendere le reti.
Già sta succedendo in moltissimi canali del ferrarese, dove non è rimasto niente: uno a caso è Ostellato....